EUROPE BALLET ARS, PRODUZIONI SCOLASTICHE, PROGETTI DIDATTICI, LABORATORI, 1999 / 2010

Direzione Artistica, Docenza, Coreografia e Regia: Fabrizio Manachini

Docenti: Fabrizio Manachini, Lara vai, Patrizia Barbazza

 

Caratteristiche comuni a tutti gli Spettacoli, Progetti Didattici ed i Laboratori

Quando si passa dal gestire danzatori professionisti a bambini piccoli, che hanno un livello tecnico elementare, il coreografo diventa anche insegnante, ed il lavoro svolto con i piccoli allievi deve necessariamente avere un valore fortemente educativo. Il lavoro svolto all’interno di scuole dell’obbligo nell’ambito dei P.O.F., piano di offerta formativo, in orario scolastico (e non doposcuola) porta a dover gestire intere classi composte da bambini di qualsiasi genere, dotati e non, ed ha come fine ultimo il raggiungimento di un lavoro corale dove ogni elemento, senza perdere la propria individualità, si rapporti con il gruppo e dove ogni allievo svolga un ruolo adatto alle proprie capacità e al proprio livello tecnico del momento cercando di far crescere durante il percorso scolastico l’uno e l’altro. Tutto questo porta il coreografo ad utilizzare la tecnica adattandola ai piccoli allievi ed a creare di volta in volta spettacoli che coinvolgano tutti indistintamente, utilizzando il proprio bagaglio tecnico e moltissima creatività, di modo da allestire spettacoli che siano interessanti per il pubblico indipendentemente dal grado di parentela che lo spettatore ha con i bambini. Negli anni uno dei commenti più frequenti dei genitori è stato: “…per guardare lo spettacolo ad un certo punto mi sono perso mio figlio…”.

Questo denota un interessante impatto emotivo sul pubblico dovuto ai contenuti dello spettacolo ed alla sua validità, indipendentemente dagli interpreti, che in questo caso si calano talmente nel ruolo da “scomparire” come persone ed accade, come sempre dovrebbe essere assistendo ad uno spettacolo, che gli spettatori attuino una “sospensione temporanea e volontaria della realtà”. Ogni spettacolo si compone di un numero di interpreti che varia dai 60 ai 120 a seconda dei casi. Molte classi hanno seguito un percorso di 5 anni e , con alcune scuole la collaborazione è durata continuativamente per 11 anni. Il teatro è un mezzo espressivo di conseguenza i soggetti degli spettacolo hanno avuto un ampissimo raggio e sono stati proposti e dagli insegnanti delle scuole ed a volte dagli stessi allievi, il coreografo/regista ha poi semplicemente steso una sceneggiatura.

Il tipo di lavoro svolto con gli allievi, esposto in modo molto sintetico, il seguente: gli allievi hanno approfondito, a livello musicale, il tempo, il ritmo e le frasi musicali che compongono la musica, oltre a capire il valore storico e artistico di un’opera musicale. In questo modo il bambino inizia a destrutturare la musica riconoscendone le varie parti compositive. L’apprendimento di queste caratteristiche della musica da la possibilità di introdurre il concetto di movimenti a canone e movimenti in battere e/o levare, sempre rispetto alla musica. Lo stesso tipo di lavoro è stato fatto sulle parti in “prosa”, di modo che l’allievo cominci a dare un valore espressivo al tono della voce, alla pronuncia ed al ritmo con cui vengono pronunciate le stesse frasi. In questo modo apprendono come, ad esempio, cambiando il tono la stessa frase cambia di significato. Nelle parti registiche delle scene in prosa, si aggiunge il movimento scenico (le varie azioni che il personaggio, o il gruppo, esegue mentre recita), inoltre lo studio del “tempo comico” permette agli allievi di apprendere che la parola ha un ritmo esattamente come la musica.

Ovviamente a tutto questo si aggiunge il lavoro di tecnica accademica: esercizi fisici, percezione dello spazio, sviluppo della memoria, capacità di eseguire un dato movimento nello spazio e nel tempo ed altro ancora. Quando poi i vari gruppi/classe che interpretano lo spettacolo affrontano le prove d’insieme in un lavoro interclasse, si accentua ulteriormente la socializzazione e la gestione dello spazio. Lo stare in palcoscenico, può sembrare facilissimo, ma richiede una grande dose di autostima e di sicurezza, che si acquisiscono con impegno, fatica, ed anche con molta delicatezza. Ogni bambino ha affrontato e superato difficoltà durante tutto il corso e ciò accadrà anche oggi, senza che il pubblico se ne accorga. Ogni elemento del gruppo potrà, quindi, agire su un ruolo principale, di modo che tutti i ragazzi possano sostenere questo tipo di esperienza. Con le rotazioni si evita di privilegiare soltanto gli allievi naturalmente dotati, scoprendone continuamente di nuovi: si ottengono così delle dinamiche di gruppo estremamente elastiche e versatili, di modo che il vero protagonista diventa il lavoro che la classe ha costruito durante il laboratorio. E questo è l’obiettivo principale: sviluppare la capacità di lavorare in gruppo senza perdere la propria identità, con disciplina, rispetto e professionalità. Di seguito le varie produzioni e le scuole che hanno preso parte ad esse, sono riportate le schede solo di alcuni spettacoli, per altri invece si sono inseriti i titoli (spesso scelti dai bambini!) delle varie scene perché… sono molto divertenti! Trattandosi di bambini piccoli si è preferito non utilizzare fotografie ma disegni fatti dagli allievi che hanno preso parte alle varie produzioni.

Estratto dalle relazioni delle Insegnanti della Scuola Elementare Vespucci, Cologno M.se, Milano, A.A. 1999/2000: “... esercizi di interpretazione proposti sotto forma di gioco che hanno coinvolto efficacemente gli alunni sul piano emotivo e razionale ... scansione del ritmo musicale in ottave e l’esecuzione da parte degli alunni, dapprima di semplici movimenti e successivamente di percorsi sempre più complessi ... l’iter di consolidamento delle capacità espressive di ogni alunno ha sempre tenuto presente l’esigenza di rapportarsi con il “gruppo aperto” di più classi e scuole coinvolte ... far sentire tutti gli alunni partecipi di un progetto che ha visto emergere gradualmente il loro entusiasmo, sicurezza, spirito di gruppo e senso critico, senza creare nessun protagonista ... gli obbiettivi del progetto non solo sono stati pienamente raggiunti, ma hanno anche superato qualitativamente le aspettative di ognuno...”

Da un biglietto di ringraziamenti di alcune Insegnanti della Scuola Elementare Statale "A. Manzoni", Cernusco s/N., Milano, A.A. 1999/2000: “ A Fabrizio che ha saputo trarre dai più deboli la forza capace di dimostrare che anche a loro spetta un primo piano. A questo educatore-coreografo i nostri complimenti!”

UN BALLO SPECIALE DI BAMBINI SCATENATI I

...dalle "idee" dei bambini

  • A.A. 1999 / 2000
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano
  • Scuola Elementare Statale "A. Manzoni", Cernusco s/N., Milano

 

UN BALLO SPECIALE DI BAMBINI SCATENATI II

...dalle "idee" dei bambini

  • A.A. 2000 / 2001
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Titoli delle scene e delle coreografie scelti dai bambini: “Il gioco dello stop”, “Il disegno delle piccole canaglie”, “Nel magico bosco dei fiorellini uno scoiattolo e due cinesini ballano all’ombra di alberi verdi”, “Cenerentola” (Riscritta dai bambini), “Un balletto magico di bambini, fiori, gatti, topi e cavallini al circo”, “Ritmi e ottave”, “La cascata musicale: quando si fa ssst...”

LA' CI DAREM LA MANO

  • A.A. 2001 / 2002
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Spettacolo finale del corso di “E.B.A Europe Ballet Ars Progetto Didattico: Laboratorio di Interpretazione Teatrale applicata alla Danza, la Musica ed il Movimento”

TRA SOGNO E REALTA'

  • A.A. 2001 / 2002
  • Scuola Elementare "Tacoli", Monza

CINEMA, TEATRO...SPETTACOLO

  • A.A. 2002 / 2003
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Lo spettacolo nasce dal programma svolto quell’anno ed ha per tema il cinema ed il teatro, cioè spettacoli teatrali che sono diventati film e viceversa. I brani musicali sono stati scelti dai ragazzi all’interno di una rosa di proposte al fine di rappresentare ciò che più li ha coinvolti sia storicamente che emotivamente. I temi inseriti all’interno del progetto sono, ovviamente, affrontati all’interno delle varie classi secondo l’età e la preparazione degli allievi.

SPETTACOLO EURISTICO

  • A.A. 2002 / 2003
  • Istituto Comprensivo "Ada Negri" (Scuola Materna), Motta Visconti-Besate, Milano

ACQUA, TERRA, ARIA, FUOCO

  • A.A. 2002 / 2003
  • Scuola Elementare Statale "A. Manzoni", Cernusco s/N., Milano

DUE SECOLI DI COVERS

  • A.A. 2003 / 2004
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Lo spettacolo nasce dal programma svolto durante il Laboratorio ed ha come tema la musica. Originali e copie di brani famosissimi in tutto il mondo. Partendo da questo concetto è stato possibile spiegare come le composizioni ottocentesche venissero scritte per solo pianoforte e successivamente orchestrate, oppure che la colonna sonora di “Barbie lago dei cigni” è stata scritta da Tchaikowsky (e non dalla Barbie!).

FIABE LA MUSICA E LE STORIE

  • A.A. 2003 / 2004
  • Istituto Comprensivo Statale "Vittorio Alfieri" (Scuola Elementare), Monza, Milano

Lo spettacolo nasce dal programma svolto durante il Laboratorio ed ha per tema le fiabe. I brani musicali sono interamente tratti da opere che hanno come tema proprio le fiabe, tutti gli Autori scelti hanno scritto pagine importantissime della storia della musica e del teatro. I brani musicali sono stati scelti sulla base della partitura ritmica, particolarmente adatta ai bambini dei primi cicli.

SPETTACOLO DIMOSTRATIVO

  • A.A. 2003 / 2004
  • Istituto Comprensivo "Ada Negri" (Scuola Materna), Motta Visconti-Besate, Milano

MEZZI UTILIZZATI

  • A.A. 2004 / 2005
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Lo spettacolo nasce dal programma svolto durante il Laboratorio ed ha come temi la musica e gli oggetti. L’anno precedente gli allievi avevano utilizzato brani musicali originali e cover contemporanee degli stessi brani ottocenteschi, una sorta di “riciclo” della musica. Partendo da questo concetto, questa volta, sono stati utilizzati diversi oggetti e materiali “riciclati” ed utilizzati in modo diverso rispetto al loro uso abituale...

DE RERUM NATURA

  • A.A. 2004 / 2005
  • I.T.S.O.S. Istituto Tecnico Statale Sperimentale Ordinamento Speciale "Marie Curie", Cernusco s/N., Milano

Spettacolo liberamente tratto dall'omonimo testo di Tito Lucrezio Caro (I° Sec. a.C.)

VIAGGI - PRIMA PARTE

  • A.A. 2005 / 2006
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Il tema dello spettacolo è il viaggio attraverso il tempo, lo spazio e la musica. La scelta di questo tema è stata dettata dal programma svolto nell'anno scolastico, durante il quale i docenti hanno portato a conoscenza gli allievi di moltissimi brani musicali partendo dal 1700 fino ai giorni nostri. Ogni brano ha ovviamente anche una connotazione "geografica" data dalla nazionalità dell'autore, ma molto spesso anche dai viaggi dell'autore stesso (di gran moda nel 1800 per musicisti e compositori di alto livello).

DE RERUM NATURA

  • A.A. 2005 / 2006
  • Istituto Sacro Cuore, Livorno

Spettacolo liberamente tratto dall'omonimo testo di Tito Lucrezio Caro (I° Sec. a.C.)

VIAGGI - SECONDA PARTE

  • A.A. 2006 / 2007
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Si tratta di un approfondimento e una prosecuzione dei temi trattati all’interno dello spettacolo “Viaggi, prima parte” A.A. 2005/2006, si veda la scheda relativa.

QUALCOSA DI CANTATO, BALLATO, PRESTATO, NUOVO...BLU

  • A.A. 2007 / 2008
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Alcuni dei temi svolti durante il corso sono stati proposti direttamente dalle maestre in quanto affrontati anche all’interno dei programmi didattici di altre materie, questo al fine di ottenere un lavoro interdisciplinare decisamente più completo. Due esempi di questo lavoro sono rappresentati da: il primo dalla storia dell’opera lirica ottocentesca e da alcune trame di opere più famose ed importanti sia storicamente che musicalmente ed il secondo da brevi parti cantate in lingua inglese con conseguente lavoro di traduzione e comprensione del testo (tali brani sono ovviamente inseriti come scene all’interno dello spettacolo di fine anno)

LEZIONE DI TEATRO A TEATRO I

  • A.A. 2007 / 2008
  • Istituto San Fruttuoso, Scuola Primaria V. Alvieri, Monza

Si veda scheda dello spettacolo “Lezione Di Teatro a Teatro” A.A. 2008/2009

LEZIONE DI TEATRO A TEATRO II

  • A.A. 2008 / 2009
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Il soggetto dello spettacolo è il Teatro e tutti i mezzi espressivi connessi al fare teatro. La storia e la cultura della danza, della musica, della recitazione costituiscono la base di questo spettacolo: si è provveduto a darne “un’infarinatura” ai piccoli allievi di modo che sia chiaro quanto il patrimonio storico del teatro sia importante nella nostra cultura, ovviamente in forma semplice ed immediata vista la giovane età.

LEZIONE DI TEATRO A TEATRO - ANNO II

  • A.A. 2009 / 2010
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano

Il programma svolto durante il Laboratorio è il proseguimento didattico del percorso iniziato l’anno scolastico precedente ed ha come tema la musica e le fiabe, oltre alla parte prettamente accademico-tecnica. I brani musicali sono quasi tutti tratti da opere il cui tema è una fiaba.

Partecipazioni varie alla "Rassegna Nazionale di Teatro Scolastico" indetta dal Comune di Castellana Grotte (Bari) c/o Istituto Comprensivo "A. Diaz" (per il Nord Italia), Meda, Milano A.A. Scolastico 2001/2002 e 2002/2003

 

Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano: Docente Accogliente nell'ambito della pertnership Scuola-Università richiesta dalle Attività di Tirocinio, Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, Facoltà di Scienze della Formazione, A.A. 2001/2002

La parola ai bambini delle scuole elementari

Nel corso di più di un decennio è stato raccolto moltissimo materiale scritto dai bambini che hanno partecipato agli spettacoli diretti da Fabrizio Manachini per Europe Ballet Ars: temi scolastici, testi teatrali, frasi, dediche su disegni e molto altro. Di seguito ne riportiamo una serie perché sono veramente emozionanti e commoventi per sincerità, ingenuità, ed un certi casi esilaranti. Si fa presente che non sono state in alcun modo corrette o modificate, e che quindi appaiono in tutta la loro “creatività letteraria”! Ve ne presentiamo 75!

Le frasi dei bambini

Nel corso di più di un decennio è stato raccolto moltissimo materiale scritto dai bambini che hanno partecipato agli spettacoli diretti da Fabrizio Manachini per Europe Ballet Ars: temi scolastici, testi teatrali, frasi, dediche su disegni e molto altro.

Lo stesso discorso vale per la ri-scrittura da parte dei piccoli interpreti degli spettacoli, che in questo caso risultano anche autori, di fiabe o favola classiche. Anche in questo caso il testo non è stato in alcun modo modificato, al fine di mantenere integro il carattere di spontaneità dei piccoli autori concedendo loro molte “licenze poetiche”, compresa la punteggiatura. Interessantissimi sono gli eventi nella loro originalissima distribuzione temporale. Ovviamente è stato sempre spiegato loro che gli errori contenuti nei loro testi rimanevano presenti solo per i motivi di cui sopra! Fra parentesi qualche nota per “aiutare” la comprensione del testo.

Cappuccetto Rosso

che sta fissa in casa con la mantellina rossa

C’era una volta una telecamera che era stata messa da camomilla, la mamma di Cappuccetto rosso per controllare la nonna. Cappuccetto rosso chiese alla mamma: “devo andare dalla nonna?”. La mamma le rispose “vai dalla nonna con la focaccia e prendi la strada più corta perché è un’emergenza”. “ciao: io vado” disse Cappuccetto Rosso, si mette la mantellina rossa ed esce a fare una passeggiata. Incontra il lupo che le chiede: “dove vai?”, lei non risponde e attraversa il bosco. Incontra il cacciatore che la avverte del lupo. Il lupo mangia Cappuccetto Rosso e la nonna. Il lupo era stato prima a casa della nonna e poi nel bosco dove aveva mangiato Cappuccetto Rosso. Il cacciatore spara al lupo senza sapere che dentro ci sono Cappuccetto Rosso e la nonna: Cappuccetto Rosso e la nonna escono dal lupo da sole!!! tipo torta a sorpresa! Il cacciatore per averle salvate, ma non sono uscite da sole??? Viene premiato e può restare a vivere con loro... e vissero tutti felici e contenti: il cacciatore, la nonna e Cappuccetto Rosso non si sa in quali rapporti. Cappuccetto Rosso va a raccogliere dei fiori per portarli alla mamma riattraversa il bosco e torna a casa dalla mamma. Il lupetto figlio del primo lupo mangia la nonna: ancora?!?! Il cacciatore uccide il lupetto e libera la nonna un’altra volta. Cappuccetto Rosso racconta tutto quello che è successo alla mamma. Cappuccetto Rosso toglie la mantellina rossa e la va a mettere a posto e fine della storia!

Cenerentola

pare però, a detta degli autori-bambini, che sia il seguito della storia originale!

C’era una volta un muratore che si chiamava Cenerentola, era famosissimo perché era l’unico muratore donna per questo motivo aveva un sacco di amici. C’era anche un principe che si chiamava Alberto, un giorno lesse sul giornale di cenerentola che faceva il muratore che stava costruendo una bellissima casa in una località di mare quindi decise di andare in vacanza in quel posto, anche perché Alberto era appassionato di sub. Alberto passa per caso davanti al cantiere e invita Cenerentola in spiaggia. Decidono di fare una gara di nuoto, siccome lei vince Alberto le chiede di fidanzarsi con lui e dopo 8 mesi si sposano Vanno a compare un castello che costa 20.000 lire (oggi sarebbero 10 euro ndr.). Lei vuole un castello perché ha tanti amici e da spesso delle cene e quindi ha bisogno di spazio, lui invece ha in mente il ballo delle scarpe ma non dice niente a lei per farle una sorpresa. C’era una volta anche una matrigna, che viveva con due sorellastre che, a questo punto, sono le zia di Cenerentola. Fra la casa di Cenerentola e quella della matrigna c’è un passaggio segreto. Il principe prova una scarpa perché è molto bello poi va a casa delle sorellastre e la fa provare anche a loro, la stessa scarpa che ha provato lui! Il principe torna a casa ma dimentica la scarpa che ha fatto provare alle sorellastre a casa loro. Cenerentola va a riprendere la scarpa, ma le sorellastre non vogliono perché vogliono tenersela. Cenerentola torna a casa senza la scarpa del principe. Cenerentola va a riprenderla usando il passaggio segreto entra di nascosto in casa della matrigna e delle sorellastre e prende la scarpa del principe. Cenerentola torna a casa e ridà la scarpa al principe che se le mette tutte e due. Il principe manda le sue scarpe vecchie alle sorellastre che hanno lo stesso numero poi il principe fa un raid in tutti i negozi di scarpe del regno e ne compra tantissime, ma senza provarle e se le porta a casa. Il principe torna a casa con tutte le scarpe e Cenerentola gli dice: “bravo!!! senza provarle!!!”. Decidono di tenerne un po’ per loro e un po’ per i figli futuri, ma ne hanno ancora tantissime . Cenerentola e il principe decidono di organizzare un ballo: il ballo delle scarpe! …e tutti gli ospiti devono mettersi le loro scarpe perché sono venuti in calzini! Fine

La bella addormentata

C’era una volta Aurora Rebecca che aveva 18 anni, un giorno va al castello per organizzare una festa per divertire i figli degli altri regnanti, arrivano le fate che sono state invitate e si mangiano tutta la torta. Era stato invitato anche un principe perché era un tipo molto divertente. Aurora Rebecca lascia gli invitati e va a comprare un’altra torta, nel frattempo gli invitati se ne vanno tutti. Aurora Rebecca torna e non trovando più nessuno va a piangere in camera sua sul tavolo, mentre piange le viene l’idea di andare al castello delle fate, bussa, toc toc. Le aprono le fate e le fanno un incantesimo che la immobilizza: zac! Perché erano arrabbiate con lei che le aveva mollate sole alla festa. Il principe cerca Aurora Rebecca, non la trova e decide di andare al castello delle fate, bussa: toc toc, ma non c’è nessuno, ma lui riesce ad entrare lo stesso perché le porta è accostata. Entrando trova Aurora Rebecca immobilizzata tipo statua o gatto di marmo e così com’è la porta dal re che è il padre di Aurora Rebecca il quale si arrabbia moltissimo con le fate e ordina di arrestarle. Il re manda i carabinieri ad arrestare le fate, nel tragitto alle fate cade la bacchetta magica il principe la prende e va da Aurora Rebecca e cerca di rompere l’incantesimo e ci riesce subito perché aveva spiato le fate. Aurora Rebecca si risveglia e fanno un bambino con la bacchetta magica perché lo volevano e basta!!! E organizzano una festa per il bambino, invitano il re nonno che vede il bambino per la prima volta e non è sorpreso per nulla e dice: che bello!!! Tutti i genitori vanno alla festa. Il principe crea molti palloncini per la festa poi la festa finisce e le fate escono dal carcere diventano brave e tutti vissero felici e contenti!!!