MEZZI UTILIZZATI

  • AA. 2004 / 2005
  • Scuola Elementare Statale Amerigo Vespucci, Cologno Monzese, Milano
  • Produzione Europe Ballet Ars, Cologno Monzese, Milano

Lo spettacolo nasce dal programma svolto durante il Laboratorio ed ha come temi la musica e gli oggetti. L’anno precedente gli allievi avevano utilizzato brani musicali originali e cover contemporanee degli stessi brani ottocenteschi, una sorta di “riciclo” della musica. Partendo da questo concetto, questa volta, sono stati utilizzati diversi oggetti e materiali “riciclati” ed utilizzati in modo diverso rispetto al loro uso abituale.. L’utilizzo degli “oggetti” (teatralmente detti “attrezzeria”) è molto importante per gli allievi in quanto imparano a gestire una sorta di “prolungamento” del loro corpo nel tempo e nello spazio, inoltre hanno potuto inventare nuovi utilizzi per oggetti che generalmente vengono buttati via. Da qui il titolo “Mezzi Utilizzati” (tutti i titoli sono stati “creati” dagli allievi) che ha più significati: mezzi espressivi utilizzati per la creazione dello spettacolo (movimento, parola, musica...), oggetti usati e metà e poi riutilizzati con altra funzione.... Grande importanza è stata data all’insegnamento inerente alla spazialità, all’utilizzo dello spazio da parte del bambino in relazione agli altri, al “contenitore” della scena ed alle 4 direzioni. Grazie a questo lavoro è stato possibile fare un importante lavoro di socializzazione fra le tre classi seconde (che già hanno frequenti momenti di interclasse) sviluppando ulteriormente il lavoro iniziato l’anno precedente con la coreografia di “Les Sylphides”. Una parte del programma di questa volta è stato dedicato alla parola al fine di sviluppare e stimolare la capacità del bambino di esprimersi di fronte agli altri. Durante la serata gli allievi più piccoli “reciteranno” testi scritti da loro (che non sono stati modificati in alcun modo) affinché non abbiano la tensione del copione.. Gli allievi grandi invece reciteranno brevi copioni veri e propri (abbiamo scomodato anche Giacomo Leopardi!), ma anche qui si è partiti da proverbi e modi di dire che gli allievi conoscono e usano (si pensi che noi utilizziamo modi dire, come ad esempio “nati con la camicia”, che hanno 500 anni). Anche per le parole e le frasi c’è quindi un continuo riciclo ed utilizzo. Coreograficamente, gli allievi più grandi, hanno affrontato il disegno coreografico: la creazione di figure e forme che cambiano rapidamente nel tempo e nello spazio con la difficoltà maggiore di eseguire continuamente sequenze di movimento con spesso utilizzo di attrezzeria. Ovviamente a tutto questo si aggiunge il lavoro di tecnica accademica: esercizi fisici, percezione dello spazio, sviluppo della memoria, capacità di eseguire un dato movimento nello spazio e nel tempo ed altro ancora.